Dal 9 settembre di quest’anno entrano in vigore le nuove disposizioni in materia di buoni pasto introdotte dal decreto del Ministero dello sviluppo economico 122 del 2017.
Se è vero che molti esercizi commerciali, in questi anni, avevano avviato in autonomia iniziative volte a consentire ai clienti di utilizzare più buoni in una sola volta (ad esempio per fare la spesa), ora la legge stabilisce esplicitamente che i buoni sono cumulabili fino ad un massimo di 8.
In secondo luogo viene aumentata la lista degli esercizi in cui è possibile usare i buoni pasto.
Infatti oltre alla somministrazione di alimenti e bevande la legge ora parla anche esplicitamente di cessioni di prodotti alimentari pronti per il consumo e dunque anche prodotti alimentari acquistati al supermercato, da imprese artigiane (ad esempio un pasticciere), ed include anche la vendita di prodotti da parte di imprenditori agricoli e coltivatori diretti, agriturismo e ittiturismo, ma anche la vendita al dettaglio di prodotti alimentari da parte di aziende industriali (gli spacci aziendali).
Il vero cambiamento riguarda la tassazione.
Dal 1° luglio 2015, il valore esentasse dei ticket elettronici è passato da 5,29 euro a 7 euro. Per i buoni cartacei, invece, il tetto di esenzione è rimasto fissato a 5,29 euro.
L’obiettivo è quello di avvicinare il valore dei ticket italiani alla media europea, ma anche di rendere più veloci e sicure le transazioni.
Di conseguenza, ai lavoratori che beneficiano dei ticket elettronici ogni mese entra in tasca qualche centesimo di euro in più. Ammesso che, ovviamente, li riescano ad utilizzare per i pagamenti.
Al momento, infatti, l’accettazione dei buoni elettronici è davvero molto bassa.
Ad esempio, pensando ai Ticket restaurant (tra i più diffusi), la card è accettata da appena 35.000 esercizi commerciali contro i 150.000 esercizi che accettano i buoni cartacei (appena il 23% degli esercizi convenzionati).
Il problema principale è che non esiste un Pos unico. Il sistema dei buoni pasto elettronici, così come quello dei buoni pasto cartacei, è infatti frammentato con diversi operatori presenti sul mercato.
Esistono diversi tipi di buoni pasto elettronici: Ticket restaurant smart e Ticket Restaurant Mobile di Edenred, Day TRonic di Day Ristoservice, Pellegrini card, Blu Ticket card, Pass Lunch Card e Lunch Tronic di Sodexo (che emette Pass Lunch, Lunch Time e Ristomat), Qui! Ticket card, E ticket di Gemeaz.
Ogni società emittente buoni ha il suo lettore POS. Per cui ogni esercizio commerciale, per poter garantire l’accettazione di tutti i buoni pasto elettronici, dovrebbe avere almeno 6 diversi lettori di card.
Per ridurre gli svantaggi per esercenti e lavoratori, e rendere il passaggio al buono elettronico più semplice possibile, bisogna lavorare sulla riduzione delle commissione di sconto del buono pasto (pagare fino al 15% è inaccettabile) e sull’introduzione di un POS unico.
Fonte & lettura integrale: Novità sui buoni pasto: ora cumulabili e utilizzabili con meno vincoli
